Nominale variabile

Questo articolo spiega quali sono le variabili nominali nelle statistiche. Troverai quindi il significato di variabile nominale ed esempi di questo tipo di variabili.

Cos’è una variabile nominale?

In statistica, una variabile nominale è un tipo di variabile i cui valori non possono essere ordinati. Inoltre i valori di una variabile nominale sono qualitativi, esprimono cioè una qualità o caratteristica e non un numero.

Pertanto, una variabile nominale è quella variabile statistica i cui valori sono qualitativi e non presentano alcuna gerarchia.

Ad esempio, il colore preferito di una persona (rosso, verde, blu, ecc.) è una variabile nominale perché i suoi possibili valori sono qualità e non possono essere ordinati.

Pertanto, la variabile nominale è considerata un tipo di variabile qualitativa, motivo per cui a volte viene chiamata variabile qualitativa nominale .

Esempi di variabili nominali

Ora che conosciamo la definizione di variabile nominale, vedremo diversi esempi di questo tipo di variabile statistica per completare l’assimilazione del concetto.

  • Lo stato civile di una persona : può essere “sposata”, “celibe”, “divorziata”…
  • La professione di una persona : può essere “economista”, “informatico”, “parrucchiere”…
  • Il genere di una persona : può essere un “uomo” o una “donna”.
  • Paese di nascita : ci sono molti paesi possibili, come “Argentina”, “Messico”, “Spagna”…
  • Livello economico di una persona : può essere classificata come “povera”, “classe media” o “ricca”.
  • Il gruppo sanguigno di una persona – Ci sono quattro opzioni possibili: “Gruppo A”, “Gruppo B”, “Gruppo AB” o “Gruppo 0”.
  • Il risultato di un esame : può essere “superato” o “non superato”.
  • Risultato di un pareggio : può esserci solo “testa” o “croce”.

Va notato che si possono distinguere due tipi di variabili nominali: variabili nominali dicotomiche, che hanno solo due valori possibili, e variabili nominali politomiche, che possono assumere tre o più valori.

Ad esempio, il sesso di una persona è una variabile nominale dicotomica e, d’altra parte, lo stato civile è una variabile nominale politomica.

Variabile nominale e variabile ordinale

Infine, vedremo come si distinguono le variabili nominali e le variabili ordinali, poiché sono due concetti statistici molto correlati ma diversi.

Una variabile ordinale è una variabile qualitativa i cui valori possono essere ordinati. In altre parole, i valori delle variabili ordinali sono qualità che, peraltro, possono essere classificate secondo un ordine.

Ad esempio, la medaglia olimpica vinta da un atleta è una variabile ordinale, poiché “oro” va al primo posto, “argento” va al secondo e “bronzo” va al terzo. È quindi una variabile ordinale perché i possibili valori possono essere ordinati.

In breve, per distinguere una variabile nominale da una variabile ordinale dobbiamo guardare se i valori della variabile ammettono o meno un ordine. Se possono essere ordinate è una variabile ordinale, altrimenti è una variabile nominale.

Tieni inoltre presente che le variabili nominali e le variabili ordinali sono considerate un tipo di variabile qualitativa.

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